Milan
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Donnarumma deve rinnovare con il Milan?
Gianluigi Donnarumma, a soli 18 anni, è già diventato uno dei pezzi pregiati del calciomercato. Una sola stagione è bastata per confermare le enormi potenzialità già espresse sul campo e gli ampi margini di crescita dovuti all'ancora giovane età, lo candidano all'elite mondiale nel suo ruolo nei prossimi anni.
Milanista e portiere del Milan. Una storia che potrebbe già concludersi qui con il lieto fine. Eppure, le difficoltà societarie non ancora dissolte, rendono il rinnovo del contratto, in scadenza a giugno 2018, non semplice come sembrerebbe.
E il suo procuratore? Ebbene sì, è proprio il peggior interlocutore che l'attuale o nuova dirigenza possano avere: Mino Raiola.
In tempi non sospetti, Raiola, intervistato dal Corriere dello Sport, definì Donnarumma un Modigliani, spingendosi anche a spiegare la sua visione: «Gianluigi è come la tela bianca sulla quale un artista dà la prima pennellata, poi la seconda, la terza e così via. E dal nulla nasce un capolavoro. Ecco, Donnarumma è un capolavoro che diventa più bello giorno dopo giorno. Ha 17 anni, però, ha la maturità di un veterano, cerca di migliorarsi in ogni allenamento, è un ragazzo molto serio e molto bene educato. Si ricordi ciò che le dico oggi: Donnarumma può diventare il portiere più forte del mondo».
Ora, nel momento in cui scrivo, la situazione non è ancora sbloccata. C'è un tacito accordo per tenere la situazione in sospeso sino all'agognato closing. Ci sarebbe un preaccordo sulla base di 50 milioni di euro lordi in cinque anni. Una cifra congrua per gli standard attuali a cui ci siamo abituati e che andrebbe certamente vista al rialzo nel corso degli anni, come ormai accade consuetudinariamente con i giocatori più richiesti dai top club. Continua a leggere
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E' il momento giusto per l'esordio di Donnarumma nel Milan?
Ci sono ragazzi che sognano di giocare per le più importanti squadre di calcio del mondo. Altri che possono davvero realizzarlo. Uno di questi è Gianluigi Donnarumma, il giovanissimo portiere del Milan, classe 1999. A soli 16 anni potrebbe battere il record di esordio in Serie A per un portiere, ora appartenente a Buffon e Peruzzi, che fecero la loro prima apparizione ufficiale a 17 anni e 9 mesi.
Donnarumma è solo l'ultimo di una nutrita schiera di giovani portieri italiani predestinati. L'elenco è lungo e molti di questi aspettano ancora la loro occasione o cercano di rilanciarsi e maturare altrove. Alcuni nomi? Sarebbero tanti, ma l'esempio di Scuffet è probabilmente quello più affine. Lanciato in campo due stagioni fa ad Udine, sembrava dovesse iniziare una rapidissima carriera in palcoscenici importantissimi. Ora gioca la sua prima vera stagione da titolare al Como. Vuol dire che ha fallito? Certamente no, considerata la giovanissima età del ragazzo e quanto di buono già fatto mostrare. Ma vale come monito a non farsi condizionare da qualche titolo sui giornali e in televisione.
Giornali e canali televisivi, infatti, proprio in questi giorni stanno alimentando il fuoco. La partenza non straordinaria di Diego Lopez, assieme a presunte incomprensioni con Mihajlovic, spingerebbero per il cambio tra i pali anche in campionato. Ora, pur riscontrando il diverso rendimento dell'esperto portiere spagnolo, a me sembra francamente pericoloso fare questo tipo di scelta. Diego Lopez è un ottimo portiere e i problemi in difesa del Milan non dipendono solo da lui. Che lo scorso anno sia stato il migliore dei rossoneri non è certamente sufficiente a garantirgli il posto, ma sarebbe sufficiente a dargli ancora fiducia e non commettere il doppio errore di lanciare un ragazzo, che per quanto potenzialmente bravo, potrebbe soffrire in egual misura delle difficoltà del reparto arretrato milanista.
Oggi non sappiamo se Donnarumma potrà diventare uno dei migliori portieri della nuova generazione. I campi da calcio sono pieni dei 'cadaveri sportivi' degli eredi di Buffon. Rischiare un prospetto del genere, in una squadra che non deve limitarsi a fare qualche risultato, ma raggiungere almeno il terzo posto, potrebbe essere controproducente. Vale davvero la pena correre questo rischio così presto? La scelta è nelle mani dell'allenatore e dello staff tecnico. Noi continueremo a seguire la situazione con curiosità e augurandoci che il giovane ragazzone di due metri, possa realizzare i propri sogni e diventare davvero quello per cui lavora ogni giorno.
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Julio Cesar andrà davvero al Milan? Facciamo il punto della situazione
Torniamo a parlare ancora di portieri e di Milan, dopo aver già scritto un pezzo sugli scenari della prossima stagione per la porta rossonera. I dati parlano chiaro. Il Milan ha subito solo sei gol nel 2013 e parte del merito è certamente da ascriversi all'ottimo rendimento di Abbiati, tornato in forma dopo il poco incoraggiante avvio di stagione e qualche problema fisico.
Eppure ne torniamo a parlare, perché è già da qualche giorno che aleggia sui mezzi di informazione l'ipotesi che Julio Cesar, indimenticato portiere dell'Inter del triplete, possa proprio accordarsi con il Milan dalla prossima stagione. A rinforzare questa ipotesi è l'articolo pubblicato oggi dal Corriere della Sera, a firma Alberto Costa che scrive di un accordo già raggiunto a grandi linee tra giocatore e società. Nessuna conferma e (ancora) nessuna smentita. Ovviamente, l'articolo è stato ripreso da tanti siti web, che hanno dato il trasferimento come cosa fatta, con buona pace di Amelia, scelto come il portiere da sacrificare. Continua a leggere
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Il prossimo portiere del Milan tra il rinnovo di Abbiati, il lancio di Gabriel e l'arrivo di Mister X
Siamo ancora nel vivo della stagione 2012/2013 (questa sera si affrontano Milan e Barcellona per il ritorno degli ottavi di finale di Champions League), ma già da qualche settimana iniziano a circolare voci sul prossimo mercato estivo.
Come nostra abitudine, ci concentriamo su quello dei portieri e in questo caso specifico, sul futuro portiere del Milan. L'attuale situazione vede Abbiati in scadenza a giugno, Amelia nel 2014 e il giovane Gabriel sino al 2017. Il titolare, dopo un periodo di appannamento tecnico e qualche problema fisico, è tornato ad essere Abbiati, scelta giustificata anche da buone prestazioni che stanno contribuendo all'ottimo periodo di forma della squadra rossonera. Amelia, preferitogli prima della sosta invernale, pur non demeritando, non ha mai convinto del tutto, mentre Gabriel, giovane brasiliano classe 1992, continua a fare esperienza a Milanello, imparando i meccanismi del calcio europeo in vista del prossimo futuro. Continua a leggere
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Dida rinnova? Il Milan non smette mai di stupire...
Che il Milan non abbia mai avuto una gran tranquillità tra i pali è la storia a raccontarcelo, fin dai tempi di Giovanni Galli e Andrea Pazzagli, che si alternavano sul terreno erboso a seconda che si giocasse in campionato o nelle coppe europee.
Anche in questa stagione il problema si è riproposto, con ben quattro portieri in rosa e il conseguente imbarazzo della scelta da parte dello staff tecnico, che avendo recuperato anche Abbiati è nella situazione di dover stabilire una gerarchia precisa al fine di limitare immancabili malumori tra gli estremi difensori che ha a disposizione.
Al momento scende in campo Dida e onestamente noi non ci avremmo scommesso sopra neanche un euro, non solo per le pessime prestazioni del brasiliano dell'anno passato, ma anche perché in scadenza di contratto. Dietro scalpitano uno Storari convincente a inizio stagione, fermatosi per un infortunio davvero ingenuo in allenamento (un colpo dello scorpione fallito) e ora recuperato così come Abbiati, anch'esso a posto dopo il grave problema al ginocchio, convinto (a torto, visti i fatti) di tornare titolare appena completamente recuperato. Roma invece ha da subito scelto la tribuna senza lamentarsene pubblicamente.
Quello che sembrava impossibile quindi sta accadendo e per il n.1 brasiliano sta per arrivare un inatteso prolungamento di contratto fino alla fine della prossima stagione, ovviamente non alle cifre (assurde secondo noi) attuali, ma comunque interessanti per un atleta che sembrava finito (il Corriere dello Sport parla di un milione e mezzo di euro), che confermerebbe anche sulla carta la fiducia in lui da parte del mister Leonardo, suo connazionale a cui va il merito di averci creduto.
In questa situazione è il Genoa che ha l'imbarazzo della scelta, dovendo sostituire un per niente convincente Amelia, ora fatto fuori dal suo secondo Scarpi, scegliendo proprio tra Storari e Abbiati, con il secondo preferito da Gasperini
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Legamento crociato rotto per Abbiati. Stagione finita, salvo sorprese
Il ritorno di Abbiati è probabilmente stata la miglior scelta di mercato fatta dalla dirigenza rossonera. Niente ritorni economici e di immagine, ma tanta sostanza, voglia di lavorare e punti guadagnati sul campo. E' indubbio che il suo infortunio è una brutta gatta da pelare per Ancelotti e tutta la squadra. Nonostante le dichiarazioni di Galliani: "Fortunatamente abbiamo un sostituto di altissimo livello. Con Dida abbiamo vinto tanto. Abbiamo perciò fiducia in lui", è forte la preoccupazione per la situazione venutasi ora a creare. Il terzo posto sembra abbastanza sicuro, ma bastano due passi falsi per essere risucchiati dalle inseguitrici (che a dire il vero non fanno molto per risucchiare...).
Tornando su Abbiati, il portiere rossonero verrà visitato domani dal professor Martens, noto esperto di traumi ai legamenti. I tempi del recupero non sono ancora certi, anche se la media per questo tipo di infortuni si attesta sui sei mesi. Quindi, stagione finita a meno di poter rivedere in meglio la prima diagnosi. Abbiati chiude così una delle migliori stagioni da professionista e secondo il mio parere, la più importante a livello personale, forte del rivincita sullo staff tecnico e sui tifosi, inizialmente scettici sul suo ritorno e ora completamente ricredutisi.
Con la probabile rottura del crociato, si placa anche la possibile polemica con Lippi. Ricordo che Abbiati aveva dichiarato solo qualche giorno fa: "Se devo andare dieci giorni in ritiro con la Nazionale per poi finire in tribuna, preferisco lavorare con il Milan per essere pronto la domenica". E' pur vero che il ct della nazionale non ama rispondere a questo tipo di affermazioni, ma ora non avrebbe alcun senso replicare.
Ad Abbiati porgiamo gli auguri per un pronto recupero, sicuri che tornerà a difendere la porta rossonera, con la stessa abilità e forza che ha dimostrato in questa stagione.
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Given è un fenomeno. Parola di Trapattoni
Che Trapattoni s'intedesse di calcio è cosa arcinota (meno in lingue straniere) e l'inizio dell'avventura in Irlanda sta lì a confermarlo. Che fosse prodigo di suggerimenti di mercato, almeno io non lo ricordo ed è per questo che sono rimasto colpito dall'uscita fatta ieri riguardo il portiere irlandese Shay Given. Secondo Trapattoni, Given è: "Un fenomeno". A questa esplicita dichiarazione aggiunge: "Ha classe, freddezza. Tra l'altro mi risulta che lui verrebbe via volentieri dal Newcastle. Di sicuro chi lo compra fa un grande affare. Nel campionato italiano diventerebbe subito una stella".
Per completezza di informazioni, Given gioca nel Newcastle dal 1997, ha 32 anni ed è una istituzione della nazionale irlandese (90 presenze) insieme a Roy Keane. Trapattoni l'ha consigliato in generale al calcio italiano, ma in particolare al Milan. Sicuramente un portiere della qualità di Given non avrebbe problemi ad inserirsi, ma ora che il Milan sembra abbia trovato il miglior Abbiati, iniziare a fare circolare nuovamente indiscrezioni su un nuovo cambio, non farebbero altro che destabilizzare nuovamente l'ambiente. Given sì, ma Abbiati non si tocca.
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La gerarchia del Milan: Kalac, Abbiati e Dida
Abbiati, Dida e Kalac in rigoroso ordine alfabetico. I tre portieri del nuovo Milan targato Ronaldinho, si stanno sfidando in ritiro per conquistare i galloni da titolare. Ancelotti ha detto che le sue scelte non saranno pubbliche prima del primo impegno ufficiale (o quasi, io direi il Berlusconi con la Juventus), e che i portieri avranno tutti modo di potersi mettere in mostra durante le amichevoli. Chi si è sbilanciato maggiormente è stato Adriano Galliani, il quale ha ammesso che il tecnico è più avanti nelle sue scelte di quanto dice: "C’è una gerarchia, decisa da Ancelotti. Prima Kalac ma subito dietro Abbiati, in attesa di verificare le condizioni fisiche di Dida che è in fase di recupero".
Cosa ne pensa l'ultimo arrivato, se così si può dire nel caso di Christian Abbiati. Intervistato dal Corsport, il portiere nega di aver rifiutato il Palermo, quanto piuttosto, di aver parlato con Zamparini e Colantuono e detto di voler rimettersi in gioco con il Milan. Ammette però, anche non ricordandolo (certo...) che ai tempi della Juve, potrebbe aver partecipato al coro rivolto proprio contro i rossoneri durante i festeggiamenti per la vittoria dello scudetto, poi revocato: "Una reazione a caldo credo sia comprensibile - dice Abbiati - Se l'ho fatto si è trattato di uno sfogo verso chi, probabilmente, non aveva creduto fino in fondo in me". La sua speranza è quella di essere il titolare, ma non esclude tutte le ipotesi, senza nascondere la delusione nel caso in cui così non dovesse essere (non prende neanche in considerazione l'idea di andare ad accomodarsi in tribuna...).
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Lloris all'Olympique Lione
Hugo Lloris è del Lione. Un rappresentante del Nizza ha detto che il portiere annuncerà in una conferenza stampa i dettagli del trasferimento con i campioni di Francia. Ci sono già delle dichiarazioni del giovane portiere "Ho già fatto la scelta. Voglio andare all'Olympique, che si è mostrato davvero deciso a portare avanti la trattativa e convincermi. A differenza del Milan, il Lione mi ha fatto capire di essere una priorità per loro". A 21 anni, quindi Lloris sostituirà Coupet, storico portiere dell'OL e attualmente della nazionale francese.
Ancora una volta il Milan s'è fatto soffiare un altro colpo di mercato. Strategia consapevole o difficoltà nel raggiungere gli obiettivi? Non vorrei proprio essere nei panni di un tifoso milanista in questo momento, con il timore che nulla cambi in porta in vista della prossima stagione. Con grande rispetto per i portieri attuali, quel ruolo ha bisogno di un cambio netto con il passato, anche per evitare nuove spiacevoli situazioni che potrebbero influire sul gioco di tutta la squadra.
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Il Milan su Lloris. E' lui il nuovo portiere?
Solo pochi giorni fa, Braida aveva incontrato il padre di Hugo Lloris a Milano, in presenza del figlio, ma nulla lasciava presagire ad un esito così rapido. Secondo sportmediaset.it, il 21enne portiere del Nizza sarebbe stato praticamente acquistato dal Milan, sborsando una cifra intorno ai 7 milioni di euro.
In assenza di conferme ufficiali la notizia va presa con le pinze. Lloris è un ragazzo molto giovane (è il portiere dell'under 21 francese) e pur se tra i portieri più promettenti del vecchio continente, arrivare a Milano e giocare in una delle più blasonate squadre europee, potrebbe rappresentare una sfida decisamente ardua. Kalac potrebbe fargli sicuramente da chioccia, meno Abbiati, immagino poco disposto a "formare" il collega a suo discapito.
Allora tutto concluso e via le voci su Frey, su Boruc, su Gomes e su tutti gli altri che quotidianamente riempiono le pagine dei giornali e dei siti internet? Ci metto la mano sul fuoco che non finisce così. Ci sarà sicuramente qualcuno che si lamenterà della poca esperienza del ragazzo e della necessità di avere invece, un estremo difensore immediatamente pronto a competere ai massimi livelli. Se Lloris diventerà davvero il prossimo portiere del Milan, io gli auguro di avere le spalle molto molto larghe.
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