peruzzi
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E' Buffon il miglior portiere dal 1987 al 2011. Fonte IFFHS
Terzo post in tre settimane con protagonista l'IFFHS. Ancora una volta, non è la classifica del miglior portiere dell'ultima decade, l'argomento di cui scriviamo, ma una classifica complessiva che somma i punteggi ottenuti da tutti i portieri sin dalla istituzione del premio, avvenuta dal 1987.
Con poca sorpresa (si tratta di semplice somma aritmetica), l'italianissimo Gigi Buffon risulta il più votato e quindi, per le statistiche, il miglior portiere degli ultimi 24 anni, seguito a poca distanza da Iker Casillas. Soffermandoci solo sugli italiani, sono presenti tra i primi 30, Zenga (8°),Pagliaca (16°), Toldo (17°) e Peruzzi (30°).
Tanti i nomi che hanno fatto la storia del ruolo e fa un certo effetto leggerli in mezzo a portieri ancora in piena attività. Certo, la classifica non soddisferà tutti, ma per molti aspetti rispecchia fedelmente quanto visto in tutti questi anni. E ancora una volta, vede l'Italia in vetta :)
Portiere Nazione Voti 1. Gianluigi Buffon Italia 226 2. Iker Casillas Spagna 213 3. Edwin van der Sar Olanda 201 4. Peter Schmeichel Danimarca 179 5. Oliver Kahn Germania 162 6. Petr Cech Repubblica Ceca 154 7. José Luis Félix Chilavert Paraguay 146 8. Walter Zenga Italia 132 Andoni Zubizarreta Spagna 132 10. Claudio André Mergen Taffarel Brasile 130 11. Michel Preud’homme Belgio 124 12. Fabien Barthez Francia 115 13. David Seaman Inghilterra 114 14. Nélson de Jesus e Silva »Dida« Brasile 109 15. Vítor Manuel Martins Baía Portogallo 94 16. Gianluca Pagliuca Italia 90 17. Francesco Toldo Italia 82 Víctor Valdés Spagna 82 19. Jens Lehmann Germania 81 20. Júlio César Soãres Espíndola Brasile 76 Continua a leggere
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Peruzzi contro i metodi di allenamento dei giovani portieri
Oggi su La Stampa, Marco Ansaldo ha pubblicato una bellissima intervista ad Angelo Peruzzi, indimenticato portiere della nazionale di Juventus, Lazio, Inter e Roma. L'introduzione iniziale non mi trova completamente d'accordo, per me troppo critica nei confronti di Amelia e De Sanctis, ma il tipo di domande poste l'ho davvero apprezzato. Il giornalista si concentra soprattutto sulle ragioni della crisi nel ruolo:
Allora da dove si deve cominciare?
«Dall’inizio. La crisi parte dai settori giovanili: ragazzini di 12 o 13 anni si bruciano in una domenica per un paio di errori. La volta successiva non giocano più. Se ai miei tempi si fosse ragionato così non avrei mai cominciato».E cosa è cambiato?
«La pressione sugli allenatori che devono vincere per fare carriera. A noi, da bambinetti, chiedevano soltanto di crescere, divertirsi e imparare, a questi chiedono già il successo. Insieme ai tecnici ci metto i genitori».Cosa c’entrano?
«Una volta in porta ci andava il più scarso in attacco o chi aveva la vocazione. Adesso molti spingono i figli a fare calcio perché un giorno diventino milionari e, nonostante il fascino di figure come Buffon, la speranza di avere in casa un Totti o Del Piero è più forte. Un portiere di solito guadagna meno».Qual è la prima regola da ripristinare?
«Al centro del calcio c’è il pallone: più lavori con quello e più ti impratichisci nella presa, nel movimento dei piedi, eccetera. Invece mandano i giovani in palestra, per potenziare braccia e gambe, quando non sanno ancora tenere un pallone».Un’altra regola tradita?
«Il divertimento. Sa quali sono le due paure inconsce che si affrontano cominciando in questo ruolo? Il timore per il pallone che ti arriva addosso e quello per la botta quando cadi a terra. Se ti restano dentro, avrai un difetto per sempre. Perciò è importante superarle da piccoli attraverso esercizi di gioco, non con le esercitazioni noiose. È come per i difensori».L'intera intervista è leggibile qui.
Mi limito a condividere il pensiero di Peruzzi. Ho già detto che non bisogna massacrare un portiere dopo il primo errore, a maggior ragione se parliamo di bambini o ragazzini. Facciamoli divertire e crescere senza pressioni addosso. L'errore potrà sempre capitare, non rendiamolo un macigno irrecuperabile.
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