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Proteggere la testa nel calcio per evitare traumi

Proteggere la testa nel calcio per evitare traumi

Francesco Ressa

I colpi di testa e gli scontri di gioco nel calcio, mettono a rischio portieri e calciatori, che rischiano in alcune situazioni traumi contusivi, che possono essere pericolosi.

Vediamo la situazione, partendo da un articolo estremamente interessante, pubblicato da Rivista Undici, che vogliamo approfondire relativamente agli estremi difensori in campo.

I colpi di testa

Quante volte un calciatore colpisce il pallone con la testa? Poche volte in generale, con alcune eccezioni per difensori centrali e attaccanti di ruolo, ma obiettivamente si gioca sempre più palla a terra e il contrasto aereo è meno praticato rispetto al passato.

Diversa la situazione in allenamento, dove il gesto tecnico viene replicato più volte e porta progressivamente a microtraumi alla testa, che a lungo andare possono essere pericolosi, soprattutto per i bambini e i ragazzi con la struttura ossea ancora in fase di sviluppo.

I rischi sanitari

Ci sono studi, realizzati dall'Università di Glasgow nel 2019, che associano i ripetuti impatti del pallone con la testa a malattie neurodegenerative come il Parkinson e l'Alzheimer con incidenze anche tre volte superiori a quelle di chi non ha praticato il calcio in maniera professionistica.

Vanno ricordati anche i casi di molti nazionali inglesi, campioni del mondo nel 1966 morti con casi di demenza. Citiamo tra questi Stiles, Peters e Jackie Chartlon.

I portieri

Per i numeri 1 la situazione è apparentemente meno complicata, grazie anche all'uso delle mani, che aiutano nelle prese alte. Capita però che sulle uscite basse la testa sia soggetta a scontri molto violenti contro avversari e (raramente, ma i danni sono uguali) con i compagni di squadra.

In Italia basta ricordare tutte le volte in cui Ospina è uscito in barella con vistose ferite alla fronte, mentre pensando al calcio europeo non possiamo non ricordare lo scontro violentissimo che coinvolse Cech, costringendolo successivamente a giocare con un casco da rugby in testa per il resto della sua carriera.

Cosa farà il governo del calcio

Alcune federazioni hanno cominciato a vietare per i più piccoli il colpo di testa, permettendolo in misura limitata solo dai 12 anni. Accade negli Stati Uniti e in Scozia.

In generale se ne sta discutendo a livello mondiale, valutando il da farsi sia a livello normativo, sia nell'uso delle migliori pratiche possibili per evitare danni sia nel breve che nel lungo termine.

Il casco protettivo

Abbiamo visto tanti calciatori, tra cui il già citato Cech, che hanno fatto uso dei caschetti utilizzati nel Rugby. Una soluzione efficace, ma spesso ingombrante per chi deve muoversi nel campo e avere un campo visivo quanto più libero possibile.

Io stesso l'ho provata in passato, trovandola comoda di inverno, soprattutto in chiave antifreddo, ma obiettivamente ingombrante.

Su Portierecalcio.it trovate il caschetto per la testa in vendita, prodotto da Joma, e lo consigliamo se avete avuto traumi nella parte superiore del cranio.

La soluzione Storelli

Oggettivamente più comoda e pratica la soluzione proposta da Storelli. Una fascia per la testa leggera, ma ultra protettiva, che protegge le parti più fragili del cranio (fronte, tempie, base del cranio) in maniera molto più efficace.

Venduta in differenti misure, è facile trovare la taglia più adatta, grazie a una comoda tabella, che permette di scegliere quella con la vestibilità migliore. Basta prendere la misura della circonferenza della testa per scegliere quella più adatta.

Anche in questo caso l'ho testata personalmente e mi sono trovato così bene, che la porto sempre con me nel borsone, utilizzandola spesso anche in condizioni di pioggia, visto che evita che l'acqua coli dalla fronte sugli occhi, senza dover ogni volta pulire la faccia durante la partita.

Il futuro

Come già scritto, probabilmente con maggiore attenzione nell'ambito femminile e in quello juniores, l'argomento sarà molto presto affrontato e regolamentato.

Già da ora però con una piccola spesa, si può fare tantissimo per evitare di rimetterci letteralmente la testa e non in senso metaforico.

 

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