Portieri Serie A

Titolarità: 90% Carnesecchi - 10% Rui Patricio

Finalmente titolare oltre ogni ragionevole dubbio. Per Carnesecchi la stagione era iniziata con l’investitura ufficiale di Gasperini, salvo poi vedere Musso titolare nelle prime due partite di campionato. Un colpo di scena a cui è seguita la cessione del compagno argentino all’Atletico Madrid, il finale che forse era stato già organizzato, ma che chiude con stile la vicenda.

Arriva a coprire lo spazio lasciato il portoghese Rui Patricio, che lasciata la Roma, si accasa comodamente a Bergamo, serenamente secondo, ma con la Champions da poter vivere. Forse non era il suo obiettivo primario, ma piuttosto che rimanere a spasso…

Stagione: Gasperini ama sorprendere, ma questa volta andrebbe ben oltre i suoi standard. Per Carnesecchi è la stagione della consacrazione definitiva. Per lui, conquistati i pali della Dea, l’anno servirà anche a occupare stabilmente un posto tra i convocati della nazionale.

Titolarità: 65% Skorupski - 35% Ravaglia

Skorupski può essere considerato uno dei veterani della nostra Serie A. In Emilia, tra tantissimi alti e pochi bassi, si è affermato come portiere di alto livello. La qualificazione in Champions League gli darà anche l’opportunità di giocare competizioni internazionali, solo assaporate ai tempi della Roma e con la nazionale polacca. Difficile oggi trovare portieri così esperti nel nostro campionato.

La partita di Coppa Italia della scorsa stagione, vinta contro l’Inter, è stata per alcuni rivelatoria delle qualità di Ravaglia. Thiago Motta l’ha anche riproposto in campionato, dando modo al portiere bolognese di mettere in discussione anche la titolarità di Skorupski. Fresco di rinnovo, il suo futuro è ancora rossoblu.

Stagione: Italiano ha già dato dimostrazione in passato di non disdegnare l’alternanza tra i suoi portieri, quindi non è affatto da escludere che la stessa cosa potrebbe ripetersi, anche per la presenza della nuova Champions da otto partite. Skorupski resta la prima scelta, poi sarà la stagione a decidere se le gerarchie potranno cambiare.

Titolarità: 80% Scuffet - 20% Sherri

Scuffet ha visto passare e preso numerosi treni durante la sua carriera. Dopo aver girovagato in Romania, Cipro e Turchia, la scorsa stagione è rientrato nella nostra massima serie con un bel bagaglio di esperienza. Senza le grandi pressioni che lo hanno certamente condizionato a inizio carriera, il portiere friulano ha conquistato il posto da titolare senza clamore, ma con prestazioni consistenti e costanti. La richiesta del Milan per coprire il ruolo di secondo è stata gentilmente declinata. Scuffet vuole ancora godersi la Sardegna.

Andato via Radunovic, mai davvero convincente, il ruolo di secondo è tra le mani di Alen Sherri, portiere albanese di buon livello e reduce dalla vittoria dell’ultimo campionato. Nel giro della nazionale, ma non convocato agli ultimi europei, è alla sua prima esperienza estera, pur avendo già disputato diverse partite in competizioni internazionali.

Stagione: Difficile immaginare uno scambio di ruoli tra Scuffet e Sherri. Solo una clamorosa debacle del primo, cosa che non gli auguriamo, potrebbe sovvertire le posizioni. Per il portiere albanese un anno di crescita e poi si vedrà.

Titolarità: 80% Audero - 20% Reina

Campione d’Italia con l’Inter e ora portiere del Como con un contratto di quattro anni. Per Audero si apre un nuovo capitolo importante della sua carriera, con la proprietà della società lombarda, arrivata nella massima serie per mettere solide radici. La sua esperienza in A dovrà tornare utile per contribuire alla prima fondamentale salvezza.

A proposito di esperienza, per Pepe Reina, ci sono quasi 700 partite a livello di club e 42 anni sulla carta di identità, Un monumento al ruolo, tornato in Italia per fare un’ulteriore esperienza e senza alcuna intenzione di voler smettere.

Stagione: nonostante l’esordio in campionato di Reina, la gerarchia è chiara, con Audero che ricoprirà il ruolo di titolare.

Titolarità: 75% Vasquez - 25% Brancolini

Non è facile essere designato come nuovo portiere titolare con l’eredità di Vicario e Caprile sulle spalle. Il giovane portiere colombiano approda per la prima volta in A, dopo l’esperienza dello scorso anno allo Sheffield Wednesday e Ascoli. Di proprietà del Milan, per lui si prospetta una stagione che sarà un vero e proprio esame di maturità.

Dopo due anni con pochissimo spazio, torna in Toscana Brancolini. Viene a colmare il buco lasciato dall’infortunio di Perisan, fuori per un serio infortunio alla caviglia.

Stagione: veramente difficile pensare a come possa evolversi la gerarchia tra loro. Inserirei anche Perisan, dato per rientrante in autunno. I ruoli dipenderanno indubbiamente dalle prestazioni di Vasquez. Se dovesse far bene, nulla cambierà, altrimenti D’Aversa (che ha avuto Brancolini a Lecce), potrebbe decidere diversamente.

Titolarità: 50% Terracciano - 50% De Gea

Inutile snocciolare il lungo elenco… Terracciano inizia una nuova stagione da destinato alla panchina e poi la chiude da titolare. L’esperienza, la maturità e un buon feeling con l’ambiente, sono un cocktail perfetto per farlo rendere al meglio delle sue possibilità. Accadrà lo stesso questa stagione?

Difficile non inserire De Gea tra i portieri più forti al mondo della scorsa decade. Dopo un anno sabbatico, arriva inaspettatamente a Firenze. Ci si aspetta che debba diventare titolare con l’avanzare della stagione e con la ripresa completa della forma.

Stagione: impossibile stabilire una chiara gerarchia. Pensare che De Gea non faccia il titolare è difficile, ma abbiamo imparato a conoscere Terracciano. Sempre solido e raramente sottotono, potrebbe continuare a stupirci. Toccherà a Palladino decidere e fare una scelta.

Titolarità: 90% Gollini - 10% Leali

Ultima tappa del tour europeo per il Gollo? Genova sembra la destinazione perfetta per il portiere emiliano, reduce dal girovagare tra Londra, Firenze e Napoli in cerca di un posto dove poter tornare stabilmente a giocare. Il Genoa lo ha preso in prestito con diritto di riscatto fissato a 3 milioni. Non è difficile pensare che l’Atalanta possa concedere un piccolo sconto a fine stagione e liberarlo definitivamente.

Per Leali ci sono oltre 400 partite ufficiali disputate fino ad oggi a parlare per lui. All’inizio carriera fu colpito dalla sindrome del ‘nuovo Buffon’ che ha fatto più danni della grandine per tanti ragazzi, su cui le eccessive aspettative hanno parzialmente condizionato la fase iniziale della loro carriera. Tanta B da titolare ed esperienze all’estero.

Stagione: Gollini prende l’eredità di Martinez che ha accettato la sfida dell’Inter. Se le sue prestazioni saranno al livello di quelle dei tempi dell’Atalanta, il Genoa avrà trovato un buonissimo portiere per gli anni a venire. Gerarchie chiare.

Titolarità: 90% Montipò - 10% Perilli

Se ci fosse il premio per il portiere più sottovalutato della Serie A, Montipò l’avrebbe vinto per due stagioni consecutive. Il suo contributo per la permanenza del Verona nella massima serie è stato decisivo e un po’ sorprende come il suo nome sia stato raramente accostato a squadre con ambizioni più importanti della salvezza. Con la squadra nuovamente rivoluzionata, lui rimane una certezza e se dovesse arrivare un’altra salvezza, non avremo dubbi su chi avrà buona parte del merito.

Due presenze in A in due anni, ma entrambe le volte senza passare inosservato. Per Perilli il suo ruolo è chiaro, ma lo affronta perfettamente e pensiamo che sarebbe assolutamente in grado di giocare con maggiore continuità, qualora fosse necessario.

Stagione: le gerarchie sono chiare e consolidate. Montipò è una delle poche certezze dell’Hellas. Gli cambiano buona parte della squadra ogni sei mesi, ma lui è sempre lì a cercare di parare tutto il possibile. E sarà così anche questa stagione. 

Titolarità: 80% Sommer - 20% Martinez

Sommer viene da una prima stagione nerazzurra molto buona. Ha dato sicurezza a tutto il reparto e inciso spesso con pochi interventi, ma decisivi. Le incertezze sono state davvero poche.

L’impatto di Martinez con la Serie A è stato sicuramente positivo e l’acquisto dell’Inter ne è la chiara dimostrazione. La società ha deciso di puntare su di lui, non solo come semplice secondo, ma come profilo da far crescere in squadra e su cui poter lavorare per il futuro.

Stagione: Sommer le giocherà tutte, oppure Martinez potrà trovare spazio in qualche occasione che non sia solo la Coppa Italia? La nuova Champions potrebbe dare qualche occasione di alternanza, ma non mi aspetterei di vederla spesso.

Titolarità: 70% Di Gregorio - 30% Perin

Il lavoro paga (quasi) sempre. Difficile pensare solo tre stagioni fa, che oggi Di Gregorio sarebbe stato il portiere titolare della Juventus. Eppure, dapprima la promozione in A con il Monza e poi due stagioni in continuo crescendo, l’hanno meritatamente portato a difendere una delle porte più prestigiose del mondo. L’eredità di Szczesny è pesante, così come prima era stata per il polacco, quella di Buffon. Gli auguriamo lo stesso grande esito.

Più volte abbiamo detto che Perin è tra i più forti secondi portieri di Europa. Una carriera che avrebbe potuto essere statisticamente più ricca di presenze altrove, ma che per scelte di vita e professionali, il portiere di Latina ha voluto legare al club piemontese. Sembrava potesse cercare una nuova esperienza da titolare altrove, ma ha preferito l’importante ruolo di secondo di lusso alle spalle di Di Gregorio.

Stagione: le gerarchie sono chiare e se tutto dovesse andare come sperano i tifosi bianconeri, Di Gregorio giocherà quasi sempre, ma con Perin pronto a subentrare in più di un’occasione. Non dimentichiamo la gestione di Skorupski e Ravaglia, fatta da Thiago Motta la scorsa stagione. Potrebbe ripetersi.

Titolarità: 65% Provedel - 35% Mandas

Serietà e lavoro sono due tra le fondamenta su cui Provedel ha costruito la propria carriera. Alla terza stagione nella capitale, non ha più nulla da dover dimostrare. Non potrà avere un’altra occasione per aumentare il suo score in Champions League, ma avrà l’opportunità di provarci in Europa League.

Possibilità che potrebbe essere data anche a Mandas, una delle scoperte della scorsa stagione. Catapultato in campo per l’infortunio del suo compagno, il portiere greco ha sorpreso per la qualità crescente delle sue prestazioni.

Stagione: non c’è rischio imminente che Provedel possa perdere il suo posto da titolare, ma non è escluso che Mandas possa avere qualche occasione di scendere in campo. Possibile e probabile in Europa, però non va affatto sottovalutato l’andamento di entrambi nel corso della stagione.

Titolarità: 85% Falcone - 15% Früchtl

Ancora una stagione a Lecce per Falcone, ormai tra i portieri più solidi e costanti della Serie A. Proverà con i suoi compagni a raggiungere il traguardo della terza salvezza consecutiva per i salentini, obiettivo mai raggiunto dal club. Le voci di mercato non sono mancate, ma perché lasciare il certo per l’incerto?

Dalla Germania, via campionato austriaco, al Salento. Conoscendo Corvino, non dovremmo sorprenderci delle sue operazioni di mercato, ma fa sempre specie vedere operazioni di questo tipo. Früchtl arriva a Lecce come secondo, ma quasi con l’idea che potesse diventare il titolare, qualora fosse partito Falcone.

Stagione: stando così, le gerarchie sono chiare. Molto difficile pensare a un Falcone in difficoltà. Forse in qualche universo molto alternativo. Il Lecce ha poche certezze all’inizio di ogni stagione e il portiere è una di quelle, anzi, la più solida.

Titolarità: 95% Maignan - 5% Sportiello

Maignan con il posto fisso e il contratto a tempo determinato. Potrebbe essere il titolo di un film d'essai, ma è invece la sintesi della sua situazione. Il più titolare tra tutti i portieri della Serie A, ma con la scadenza a giugno 2026. Per non ripetere un Donnarumma 2.0, in questa stagione si dovrà raggiungere una soluzione. Tutto questo tra grandi interventi e qualche infortunio di troppo.

Chi invece ha già dato con la fortuna è Sportiello, infortunatosi alla mano sinistra e rientrante nel corso dell’autunno. La società ha deciso di non coprirlo con un altro portiere (Mirante ha lasciato). La scorsa stagione ha comunque dimostrato di essere pienamente all’altezza del ruolo.

Stagione: che dire che non sia scontato. La speranza è tutta nella tenuta fisica di Maignan. Se dovesse riuscire a godere di buona salute, la porta sarebbe decisamente coperta e al sicuro. Le vicende legate al rinnovo, che sicuramente saranno oggetto di interesse dei media, non dovrebbero condizionarlo in alcun modo. La ripresa di Sportiello sarà oggetto di verifica, per eventuali interventi sul mercato nel corso della sessione invernale.

Titolarità: 55% Turati - 45% Pizzignacco

La prima stagione in A di Turati non si è conclusa come avrebbe sperato, ma il bagaglio di esperienza accumulato, tra momenti altissimi e una naturale fase di appannaggio, potranno tornare sicuramente utili nel corso di questa nuova stagione. Certo, un altro anno in prestito, forse non era quello che sperava, ma il Monza è una buona occasione per accumulare ulteriori minuti ed esperienza.

Si può dire un po’ lo stesso per Pizzignacco, anche lui in prestito, ma con obbligo di riscatto. Ha iniziato lui da titolare e questo piccolo vantaggio non va affatto sottovalutato. La scorsa stagione in B, la sua prima, si è chiusa con una retrocessione, ma ha confermato quanto di buono aveva già mostrato.

Stagione: Nesta si trova a dover fare una scelta meno scontata di quanto potrebbe apparire. Molti pensano che debba essere Turati il titolare, ma Pizzignacco si è fatto trovare pronto e potrebbe non esserci motivo di dover cambiare. L’abbrivio è a suo favore, in futuro si vedrà.

Titolarità: 70% Meret - 30% Caprile

Il rapporto tra Napoli e Meret, se fosse indicato sui loro profili Facebook, sarebbe certamente una relazione complicata. Insieme da anni, ma mai pienamente in sintonia, anche nei momenti migliori. Infortuni, incomprensioni tecniche, colpe attribuite oltre misura e così via. Eppure, quando sembrava che tutto stesse per finire, Conte arriva e decide di puntare ancora su di lui. Meret saprà ricambiare questa fiducia? I mezzi tecnici ci sono e l’esultanza in Coppa Italia ci ha mostrato una grinta troppo spesso sopita.

E intanto arriva Caprile, il portiere scelto per sostituirlo in futuro. Conte ha voluto tenerlo in squadra, piuttosto che farlo andare nuovamente in giro per l’Italia. La mancanza di competizioni europee, ha reso non necessario un secondo con maggiore esperienza internazionale. Grande stagione a Bari e bene anche all’Empoli, dopo l’infortunio iniziale. Giovane dal potenziale decisamente interessante. 

Stagione: Tutto dipenderà dal rendimento di Meret. Conte non farà sconti a nessuno e il portiere veneto sarà lì, in panchina, ma pronto a scendere in campo se le cose non dovessero andar bene per il suo compagno. L’assenza delle coppe potrebbe rendere difficile l’alternanza, infortuni permettendo, che in passato si sono spesso accaniti su Meret.

Titolarità: 65% Suzuki - 35% Chichizola

Difficile trovare un acquisto più esotico di Zion Suzuki, il giapponese nato negli Stati Uniti da padre di origine ghanese. Titolare della nazionale del Sol Levante, ma con una sola stagione disputata in Belgio. Vera e propria scommessa da 10 milioni di euro. Grandi potenzialità che il lavoro di Valerio Visconti e il suo team dovranno trasformare in oro.

Alle spalle del nuovo arrivato, ancora Chichizola, che a Parma ha appena vinto la Serie B e accompagnato Buffon verso il ritiro. Portiere di grande esperienza e pronto a farsi trovare sicuramente pronto, qualora ce ne fosse bisogno.

Stagione: le prestazioni di Suzuki e la tenuta difensiva del Parma andranno tenute sotto controllo. Il calcio italiano non è quello giapponese o quello belga. Il livello è molto diverso ed eventuali difficoltà di inserimento, potrebbero far propendere Pecchia ad alternare i suoi portieri.

Titolarità: 90% Svilar - 10% Ryan

Svilar è stato probabilmente la più grande sorpresa della passata stagione. Mourinho non lo vedeva neanche se fosse stato da solo in campo, mentre De Rossi ha immediatamente assecondato l’umore della piazza, stanca di Rui Patricio, trovando in lui una preziosissima gemma, scambiata colpevolmente per uno zircone.

Ryan è un acquisto che ci ha sorpreso. Portiere di esperienza, ma non esattamente il secondo che ci saremmo aspettato. Difficile possa aspirare a qualcosa di più di qualche apparizione sporadica. Sicuramente si godrà la Capitale.

Stagione: Svilar riuscirà a ripetere quanto fatto vedere nella prima parte del 2024? Basterà anche qualcosa meno per avere un primo portiere affidabile sia in campionato che in coppa.

Titolarità: 80% Milinkovic Savic - 20% Paleari

Lo strano caso del portiere serbo. Milinkovic Savic ha chiuso la scorsa stagione con 18 clean sheet, ma anche costanti critiche da parte dei suoi stessi tifosi. Ogni suo errore viene evidenziato oltremodo, eppure il suo posto tra i pali non è mai stato messo davvero in discussione da Juric, scendendo in campo in alcune occasioni, anche con la fascia da capitano (quest’anno sul braccio di Zapata).

Per Paleari un gradito e meritato ritorno in Serie A, solo assaporata per una stagione al Genoa. Portiere più che affidabile come secondo nella massima serie, viene da tre stagioni al Benevento, dove arrivò per tornare nella massima serie dalla porta principale, ma invece si è ritrovato a giocare l’ultima stagione in C, praticamente fuori categoria.

Stagione: Milinkovic Savic sarà certamente il titolare. Poi sarà l’andamento della stagione e la gestione di Vanoli a decidere, ma ci sembra difficile possano esserci stravolgimenti, anche e soprattutto in mancanza di una competizione europea, ancora una volta assente nella stagione granata. Arriva a completare il reparto, Antonio Donnarumma, reduce da tre stagioni al Padova.

Titolarità: 90% Okoye - 10% Sava

Difficile immaginare un anno fa che Okoye avrebbe scalzato Silvestri, costringendolo al trasferimento, e poi contribuito attivamente alla rocambolesca salvezza della sua squadra. Eppure è successo e ora Okoye, fresco di rinnovo, diventa l’ennesimo portiere da far crescere (ricordiamo Musso, Handanovic e De Sanctis, solo per citarne alcuni) e poi cedere a squadre con ambizioni più importanti.

Il discorso appena fatto per Okoye, potrebbe valere anche per Sava, arrivato in Friuli per provare ad apprendere e crescere, con la speranza di poter poi ripercorrere lo stesso percorso dei suoi colleghi.

Stagione: nessun dubbio su Okoye e la certezza del suo ruolo. In questi mesi è cresciuto in tutti gli aspetti, mostrando sempre più sicurezza. Questa stagione potrebbe accendere su di lui le attenzioni di qualche club europeo di fascia medio alta.

Titolarità: 75% Joronen - 25% Stankovic

Se un portiere finlandese arriva alla sesta stagione in Italia, i motivi possono essere solo due: sei bravo o sei seguito da un procuratore molto bravo. Nel caso di Joronen possiamo asserire con buona sicurezza che la prima è certamente valida. In questi anni ha dato dimostrazione di essere all’altezza sia in Serie A che in B. Ora dovrà alzare il muro per aiutare il Venezia a salvarsi. Sulla carta è tra le squadre meno attrezzate, ma ci stiamo abituando alle sorprese.

Dopo la buona stagione con la Sampdoria, buona parte dello scetticismo per il cognome importante, pare essere scomparso. Ora l’opportunità nella massima serie, ma partendo da secondo. Potevano esserci occasioni con maggiori possibilità di giocare con continuità? Non lo sapremo mai.

Stagione: Joronen parte con la titolarità ben salda. Ha esperienza e qualità per mantenere il posto. Stankovic sarà pronto a cogliere eventuali opportunità che dovrebbero eventualmente presentarsi nel corso della stagione? Molto dipenderà dai risultati dei lagunari, ma il portiere finlandese pare essere una delle colonne portanti su cui dovrà contare Di Francesco per raggiungere la salvezza.