Ci sono dei portieri che raramente sono i protagonisti delle cronache o diventano virali per qualche episodio di cui sono protagonisti. La storia recente è piena di gradi professionisti con gratificanti carriere tra Serie A e B, ma che solo marginalmente hanno avuto lo spazio mediatico che avrebbero meritato.
Uno di questi profili è sicuramente quello di Lorenzo Montipò, che si sta confermando ancora una volta fondamentale nel consentire al Verona di giocarsi le sue carte fino all'ultimo nella difficile lotta per non retrocedere.
Il suo apporto è sempre stato importantissimo nelle ultime stagioni della squadra veneta e lo stesso sta accadendo nel corso della stagione 2024/2025. Nelle ultime quattro partite di campionato, la porta gialloblù è stata violata una sola volta, un dato decisamente sorprendente se confrontato con l'andamento generale della stagione.
Aggiungiamo a questo score un rigore parato, quello pesantissimo neutralizzato a Che Adams del Torino. Questi interventi, queste parate, non sono solo numeri: valgono punti d'oro che hanno permesso al Verona di scavare un solco di otto punti dal terzultimo posto a sole sei giornate dal termine della Serie A. Un margine che inizia a dare un po' di respiro, ma che non permette ancora di abbassare la guardia.
Una Stagione Travagliata, ma da Protagonista
Per Montipò, questa non è stata affatto una stagione semplice. Nonostante le sue parate spesso decisive, l'Hellas rimane la squadra che, statisticamente, ha subito più reti in assoluto nel campionato (59). Un dato pesante, che testimonia le difficoltà difensive croniche della squadra per lunghi tratti dell'anno.
Ricordiamo anche il periodo difficile vissuto lo scorso autunno, quando Montipò finì addirittura in panchina dopo alcune prestazioni giudicate al di sotto dei suoi standard abituali. Già all'epoca, ricordo di aver espresso perplessità su quella scelta: sembrava più un tentativo di trovare un capro espiatorio che una reale necessità tecnica, specialmente considerando una linea difensiva che offriva ben poche garanzie al portiere piemontese. La sua risposta, però, è arrivata sul campo, con prestazioni di altissimo livello da quando è tornato titolare inamovibile.
Il Futuro: Verona, Torino, Roma o Altro?
Ora, con la salvezza che sembra più vicina, si inizia a parlare anche del futuro. I prossimi incontri potrebbero essere gli ultimi per Montipò con la maglia gialloblù. Il suo contratto è in scadenza nel giugno 2026, una data non imminente ma che obbligherà la società a fare delle valutazioni importanti nella prossima sessione di mercato per evitare di perderlo a parametro zero più avanti.
Le opzioni sul tavolo sono diverse: Montipò potrebbe decidere di prolungare il suo legame con gli scaligeri, diventando una bandiera e un punto fermo per il futuro, oppure potrebbe cercare una nuova avventura in una squadra con ambizioni diverse. Le voci di mercato, come spesso accade, non mancano: si è parlato di un interesse del Torino, alla ricerca di un erede per Milinkovic-Savic, e persino della Roma, come compagno di Svilar (sempre che resti). Tuttavia, sappiamo bene quanto queste indiscrezioni siano spesso semplici rumor o poco più, specialmente in questa fase della stagione.
Ciò che è certo è che le prestazioni di Montipò non stanno passando inosservate. Il Verona si gode il suo portierone, sperando che continui a essere decisivo fino alla fine del campionato. Poi, si vedrà.
I guanti da portiere di Montipò
Dalla stagione 2022/2023 è legato ufficialmente a Reusch, dopo aver indossato per alcune stagione i guanti Keepersport. Non rinuncia al lattice Grip Gold X e al taglio Evolution Negativo nei modelli leggermente personalizzati che usa in partita.