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  • La storia di Onana, tra capitoli chiusi e un futuro da scrivere

    Raccontare André Onana può essere un'esperienza. A soli 27 anni, il portiere camerunense ha raccolto nel suo bagaglio molte storie che lo rendono un personaggio già degno di essere ricordato non solo per le sue esperienze in campo.

    Il suo percorso prende una strada abbastanza chiara quando Eto'o decise di portarlo nell'accademia del Barcellona nel 2010. Restò in Spagna fino al 2015, quando l'Ajax pagò 150 mila euro per il suo cartellino e lo fece esordire in Eredivisie nell'agosto del 2016. Prese il posto di Cillessen, trasferitosi proprio in Catalogna per giocarsi il posto con ter Stegen. Per l'olandese la scelta non si rivelò fortunata...

    Il suo nome diventò popolare nella stagione 16/17 quando l'Ajax stupì tutti arrivando in finale di Europa League e venendo sconfitta solo dal Manchester United. L'anno dopo, in Champions, raggiunse la semifinale, dopo aver eliminato Real Madrid e Juventus, e uscendo incredibilmente solo negli ultimi minuti del ritorno in casa contro il Tottenham.

    In quella stagione il suo valore superò i 40 milioni di euro, diventando uno dei portieri più richiesti sul mercato. La squadra olandese, però, sempre attenta a monetizzare i suoi giovani, preferì trattenerlo, per provare a cederlo successivamente.

    Il primo mancato arrivo in Italia

    Una curiosità: Onana era in procinto di arrivare in Italia nel 2017. Una squadra italiana mai svelata, aveva praticamente raggiunto un accordo con il giocatore, ma l'operazione non andò in porto, ufficialmente perché... il suo colore della pelle non sarebbe stato accettato da parte della tifoseria.

    Non sapremo mai la verità su questa storia e se il razzismo sia stato usato come scusa per nascondere l'impossibilità a investire nel cartellino, ma questa sliding door ha certamente contribuito a farlo diventare ben più conosciuto, proprio per le sue grandi parate nel corso della successiva Champions League,

    La squalifica per doping

    Ormai tutto sembrava procedere per il meglio, ma un evento inaspettato stravolse i programmi del portiere e della sua società.

    Di ritorno dalla trasferta di Bergamo in Champions League, Onana pensò di assumere una pillola di paracetamolo, ma invece era una di Lasimac, un farmaco diuretico post gravidanza e usato dalla moglie. I tribunali stabilirono la buona fede del ragazzo, riconoscendo l'effettiva indistingubilità delle confezioni e dei due farmaci, ma questo non gli evitò una squalifica di 12 mesi, poi ridotta a 9 dalla corte arbitrale per lo sport.

    Un lungo tempo in cui non ha potuto allenarsi con il proprio club e la nazionale e in cui ha capito che il suo futuro sarebbe stato lontano dall'Olanda, sia per la volontà di provare un'esperienza tecnicamente più provante, sia per allontanare la nomea di dopato che continuava a sentirsi incolpevolmente addosso.

    L'interesse dell'Inter

    Qui entra in gioco l'Inter con Marotta, in cerca di un portiere a basso costo, ma con esperienza internazionale. Qualcuno pronto a prendere il posto di Handanovic, che non lo facesse rimpiangere e potenzialmente trasformabile in una ricca plusvalenza.

    Le notizie sul suo futuro arrivo circolarono già a inizio ottobre 2021 e le smentite furono talmente blande, se non del tutto assenti, da divenire sempre più certezza.

    Nelle settimane successive, lo stesso portiere dichiarò che il suo tempo all'Ajax era finito e che non avrebbe rinnovato il suo contratto in scadenza con i lancieri. Le visite mediche a inizio gennaio 2022 non fecero altro che confermare tutti gli articoli che davano per certa questa operazione.

    In tutto questo, Onana tornò in campo il 24 novembre in Champions League, sebbene fosse già stato convocato nelle settimane precedenti. Il suo rapporto con i tifosi era comunque ormai logorato e l'ultima partita ufficiale è datata 9 aprile, con il futuro già scritto e quasi del tutto ufficializzato.

    L'addio alla nazionale del Camerun

    Sembra assurdo pensare che un atleta nel pieno della sua carriera possa annunciare l'addio alla propria squadra nazionale, ma questo è quello che Onana ha fatto dopo il mondiale del Qatar.

    L'esclusione dall'undici iniziale dopo la prima partita è stato uno degli eventi più chiacchierati durante quei giorni. Uno scontro aperto con il ct Song sul suo modo di giocare e intendere il ruolo del portiere. La mancata difesa del presidente della federazione, proprio quel Samuel Eto'o che l'aveva indirizzato verso l'Europa, lo hanno portato a questa sofferta decisione. Definitiva? Nulla è davvero definitivo...

    Il rendimento all'Inter

    Questa forte personalità non è passata inosservata ai tifosi interisti. La sua stagione è iniziata alle spalle del capitano. Handanovic aveva basato il suo rinnovo sulla certezza di partire come titolare in questa stagione e che avrebbe aiutato il nuovo arrivato ad ambientarsi nella nuova squadra. L'inizio non esaltante ha portato sempre più tifosi e addetti ai lavori a chiedere l'impiego del suo compagno.

    L'esordio avviene in Champions League contro il Bayern Monaco. La sconfitta dei nerazzurri non oscura la sua buona prestazione, primo tassello in quel percorso che l'avrebbe reso titolare a tutti gli effetti da ottobre.

    Non sempre perfetto, soprattutto in Serie A, sebbene le sue responsabilità siano minime rispetto agli scarsi risultati complessivi della squadra rispetto alle motivate aspettative. In Champions, invece, le sue parate si sono rivelate decisive nel far avanzare i nerazzurri anche nella fase a eliminazione.

    Oggi possiamo affermare che tecnicamente c'è ancora lavoro da fare, ma la forte personalità, l'ottimo posizionamento, una buona visione e un gioco di piedi invidiabile, lo rendono un investimento di successo per la società milanese.

    L'ipotesi di un immediato trasferimento

    Naturale che questa prima vera stagione post squalifica abbia risvegliato l'interesse dei club stranieri che non hanno bisogno di cercare acquisti a parametro zero. Con la Premier League in testa, il nome di Onana ha iniziato a circolare sui media inglesi.

    Chi potrebbe aver messo gli occhi sul portiere camerunense? A scandagliare la rete, i nomi più ricorrenti sono il Chelsea, con Manchester United e Tottenham a seguire.

    Il valore del cartellino, stante gli standard attuali, potrebbe facilmente aggirarsi intorno ai 40 milioni di euro. Una importante plusvalenza a distanza di un solo anno dal suo arrivo.

    Certo, c'è da considerare il rischio che il valore di Onana possa crescere ulteriormente in futuro, ma l'appeal internazionale di un portiere con ampia esperienza internazionale e con margini di miglioramento, è difficile possa lasciare indifferenti i club inglesi disposti a spendere.

    La comprensibile disponibilità dell'Inter (sappiamo quanto siano/debbano essere attenti al bilancio), il fascino della Premier League per il giocatore e non da ultimo, un lauto contratto pluriennale ed economicamente molto più vantaggioso, sono tutti dettagli che ci portano a pensare che un'operazione del genere sia sicuramente fattibile.

    Chi sostituirebbe Onana all'Inter?

    Se così fosse, dopo una sola stagione l'Inter si ritroverebbe obbligata a trovare un nuovo portiere titolare. Esponenti di caratura internazionale in scadenza, tolto De Gea, inarrivabile, non ce ne sono e quindi, la dirigenza dovrebbe necessariamente reinvestire parte dell'eventuale vendita.

    Trovo irrealistico che l'Inter possa accettare uno scambio parziale con Kepa dal Chelsea. Il portiere spagnolo ha un ingaggio superiore agli otto milioni di euro e dubito fortemente che sarebbero disposti a concederglielo, seppur parzialmente ridotto.

    Se guardiamo in Italia, il nome più importante è sicuramente quello di Vicario. Non ci sono dubbi che sia osservato da diversi club anche stranieri. Si era parlato anche del Bayern Monaco, prima che investissero su Sommer. Il suo cartellino non sarà inferiore ai 20 milioni di euro e ne consegue, che chiunque volesse acquistarlo, dovrà scendere a patti con il club toscano. L'Inter ha a suo favore la possibilità di inserire diversi giovani, tra tutti Satriano, ma sicuramente non basterebbe per concludere l'operazione.

    Alternative? Si è fatto anche il nome di Di Gregorio, cresciuto proprio nel settore giovanile nerazzurro e una delle più interessanti sorprese del Monza. Alla sua prima stagione in Serie A, ha dimostrato mezzi e carattere, giocandosi il posto con Cragno e avendo la meglio. Forse ancora un po' poco per aspirare a una posizione così importante e di grande responsabilità.

    Altri nomi sullo sfondo? Facile farli, ma difficile immaginarli subito titolari. Pensiamo a Silvestri, Montipò o Audero. Credo che tanto dipenderà anche dalla competizione europea che disputerà l'Inter. La Champions chiederà un profilo diverso e pronto, perciò difficile che possa uscire un nome davvero credibile prima del termine del campionato.

    Quali guanti usa Onana?

    Per chi si chiedesse che guanti da portiere indossa Onana, quel numero 1 sul dorso è il logo di Rinat, azienda messicana specializzata nella produzione di articoli per il portiere. Si è affermata negli anni, diventando molto diffusa anche in Europa, soprattutto in Spagna, dove ha sede la divisione europea.

    Onana indossa gli Egotiko Stellar Pro in una versione personalizzata e non in commercio. Rinat offre una grande varietà di guanti da portiere, sia professionali, che più adatti all'attività amatoriale. Il più importante testimonial italiano è attualmente Simone Scuffet.

    Il profilo di Onana su Transfertmark

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  • I numeri pazzeschi di Ivan Provedel alla Lazio

    Cosa potersi aspettare da chi ha nel sangue un po' dell'esperienza di Yashin? Sì, perché i nonni di Provedel sono stati davvero vicini di casa del leggendario portiere russo.

    Una passione per il calcio immediata, trasformatasi in portiere grazie alle gesta di Toldo durante gli Europei del 2000.

    607 minuti di imbattibilità, fermati dal gol di Rabiot, ma già ripartiti con una nuova porta inviolata contro lo Spezia. Una meritatissima convocazione in nazionale, nell'aria da tempo, ma mai arrivata per una concorrenza particolarmente accesa.

    Da acquisto last minute a titolarissimo. Questo il percorso di Ivan Provedel dal suo arrivo alla Lazio. Una lunga gavetta tra A e B, spesa soprattutto tra Chievo, Empoli e Spezia. E proprio in Liguria, che il portiere friulano (se ci fosse una nazionale friulana, i loro portieri sarebbero Meret, Vicario e Provedel, senza contare gli altri...) contribuisce fattivamente alla doppia salvezza del club e finisce sui taccuini della Lazio. L'arrivo di Luís Maximiano e l'oculatezza di Lotito tardano l'operazione, che si conclude proprio negli ultimi giorni di mercato. L'errore con espulsione alla prima di campionato del collega spagnolo gli dà immediatamente l'occasione di prendersi il posto, cosa che farà da quel momento in poi.

    I numeri impressionanti

    Diciotto clean sheet in Serie A su trenta partite giocate. Una fantamedia di 6,32. Numeri impressionanti, soprattutto se contestualizzati in una squadra che la scorsa stagione, sempre con Sarri in panchina, ne aveva subiti cinquantotto (e cinquantacinque la stagione 2020/2021).

    Inutile dire che la potenziale qualificazione alla prossima Champions League sta passando anche dalle sue mani. E anche dai suoi piedi, la cui precisione è una delle cose che Vicario gli invidia. Pochi ci avrebbero scommesso la scorsa estate. Gli diamo il giusto merito, anche perché lui, dimostrandosi ancora una volta grande professionista, scansa, anzi respinge i complimenti, dicendo che il merito va condiviso con i compagni e che per essere accostati ai grandi portieri laziali ci vorrà ancora tempo. Certamente la strada tracciata è quella giusta.

    Quali guanti da portiere indossa Provedel?

    È uno degli sponsorizzati Adidas in Serie A da più tempo. Ha sempre usato i Predator Pro nella versione Hybrid. Se sei interessato, qui puoi trovare tutti i guanti da portiere Adidas attualmente disponibili su Portierecalcio.it.

    Se vuoi conoscere ancora meglio Provedel, il profilo della Lega Serie A l'ha intervistato recentemente.

     

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  • I migliori guanti da portiere a meno di 80 euro

    dettaglio logo P1 Spartan Pro

    Quali sono i migliori guanti da portiere? La risposta è P1 Spartan Pro - solo su Portierecalcio.it

    La domanda non è semplice, perché tanti sono i fattori da considerare. Una risposta univoca non è possibile, perché solo per elencare qualcosa, dovremmo considerare:

      • - quanto spendere
      • - dove si gioca
      • - quanto spesso
    • - tipo di vestibilità
    • - livello di protezione
    • - presenza di stecche
    • - varie ed eventuali

    Insomma, la risposta potrebbe essere diversa ogni volta, e quindi perché i P1 Spartan Pro? Semplice... sì, per tanti motivi.

    Sono un esclusiva Portierecalcio.it, sono stati studiati anni, migliorando ogni volta il progetto e sono fatti così bene, che possono essere usati sia sulla migliore erba naturale, che nei peggiori campacci di periferia in terra battuta.

    I guanti da portiere P1 Spartan Pro, realizzati in collaborazione con il brand italiano IIleven, sono un concentrato di tecnologia e sono frutto di studio per renderli comodi e perfettamente allineati alla mano.

    Sono tanti i portieri che ne fanno uso. Tra questi, il nostro testimonial più importante è Daniele Borra, portiere del Virtus Entella.

     

    Dorso rifinitissimo

    La parte frontale del guanto è curata con grande attenzione e richiami alla tradizione greca a cui si fa grande riferimento. Neoprene con cuciture ben rifinite anche all'interno e tanto gel che dà sostanza a tutto, ma senza irrigidire.

    P1 Spartan Pro guanti da portiere dorso

    Cucitura negativa

    Le dita, realizzate con la cucitura negativa, sono leggermente più lunghe del solito, per offrire un ulteriore appiglio sulla palla, senza disturbare minimamente la mobilità della mano. Il pollice è un vero capolavoro. Il lattice lo circonda quasi completamente, aumentando la superficie a contatto con il pallone e garantendo un controllo totale in fase di parata.

    dettaglio delle cuciture dita

    Il silicone interno

    All'interno del palmo si nasconde un aiuto fondamentale per aumentare il grip sul pallone anche se piove e la sfera è bagnata e viscida. Degli inserti in silicone sono presenti a contatto con le dita e aiutano a trasmettere la sensazione di contatto per ridurre al minimo il rischio di incertezze e papere.

    P1 Spartan Pro guanti da portiere con lattice resistente

    Il lattice del palmo

    Il lattice è il Contact, sempre più conosciuto e riconosciuto per la sua capacità di presa e resistenza. Usato anche in Serie A e Serie B, è una delle miglior scelte possibili se si vuole una mescola che resista bene nel tempo.

    Il prezzo? Solo 74 euro!

    P1 Spartan Pro guanti da portiere

    I guanti da portiere P1 Spartan Pro costano solo 74 euro e sono personalizzabili sul cinturino. Potrai scegliere una personalizzazione classica o una in stile "greco", come i caratteri presenti sulla bellissima grafica del guanto.

    Siamo giunti alla fine di questa presentazione. Sappiamo benissimo quanto il concetto di migliori guanti da portiere sia estremamente soggettivo, ma il nostro intento è quello di renderti consapevole che la qualità non è necessariamente legata al prezzo. I soldi non crescono sugli alberi e spendere consapevolmente si può ?

    novità guanti da portiere

  • Quanto costano i guanti da portiere?

    Quanto costano i guanti da portiere?

    Chiedersi quanto costano i guanti da portiere è una domanda che non dobbiamo dare affatto per scontata. Il prezzo dei guanti da portiere può andare da poco più di 10 euro sino ad oltre 150 euro. Ci sono anche casi in cui il costo può essere più alto, ma senza che la qualità sia davvero superiore.

    Inutile dire che le differenze sono importanti e un prodotto poco costoso non potrà garantire le stesse prestazioni di un modello più caro.

    Non hai idea di quante volte ci sono state fatte richieste di guanti dall'ottimo grip, resistenti, ma dal basso costo. Unire tutte queste cose è praticamente impossibile e, tolte occasioni e offerte, è davvero molto difficile trovare guanti che costino poco e siano qualitativamente buoni.

    Alla domanda si può rispondere classificando i modelli in quattro fasce di prezzo. Considera che in questa classificazione non consideriamo eventuali modelli in sconto che comunque potranno apparire cliccando sui banner che vedrete qui sotto. Un'ottima occasione per poter acquistare guanti di fascia più alta, offerti a un prezzo più basso perché rimasti in pochi pezzi:

    Fascia bassa

    Guanti sino a 40 euro, le cui prestazioni sono basse, ma possono essere una soluzione per prestazioni occasionali ed uso esclusivamente amatoriale. Esistono alcune eccezioni sopra i 30 euro che possono essere ottime opportunità spendendo relativamente poco.

    Guanti sino a 40 euro

    Fascia media

    Guanti sino a 70 euro in cui si possono già trovare modelli indossati anche dai portieri professionisti. Alcuni esempi? Gli Ultra Grip 1 di Buffon, i Krueger e i Vision di Paleari e diversi modelli Uhlsport.

    Non farti confondere dall'esistenza di tanti guanti intorno ai 100 euro. I prodotti meno costosi garantiscono ugualmente qualità e prestazioni.

    Guanti sino a 70 euro

    Fascia alta

    Guanti sino a 120 euro indossati dai professionisti. Poco da dire in questo caso. Tantissimi modelli scelti ed indossati dai migliori portieri. Il prezzo è alto per la qualità dei materiali usati e caratteristiche non presenti su modelli più economici.

    Ma vale la pena spendere di più rispetto ai modelli di fascia media? Dipende da fattori soggettivi e dalla disponibilità economica. Noi di Portierecalcio.it siamo i primi a consigliare sulla base di alcuni fattori importanti nella scelta del guanto giusto: terreno di gioco, livello di agonismo, eventuali usi settimanali e altro ancora.

    Guanti sino a 120 euro

    Fascia altissima

    Guanti con prezzi oltre i 120 euro che rappresentano il massimo da un punto di vista delle caratteristiche tecniche. Esclusi rari casi, sono prodotti il cui costo è difficilmente giustificabile rispetto altri modelli dal prezzo inferiore. Consigliati solo se non si hanno problemi di spesa.

    Guanti oltre 120 euro

    Conclusione

    La forbice tra poco più di 10 euro e anche 150 euro è enorme. Tra questi due estremi ci sono tantissime occasioni ed opportunità per trovare il giusto compromesso. Spero sia chiaro che un paio di guanti debba costare tantissimo per essere buono. Esistono molti modelli a un prezzo giusto e che possono essere perfetti per le tue necessità e la tua possibilità di spesa.

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  • Intervista a Max Pirotta - allenatore dei portieri

    intervista a max pirotta

    Abbiamo fatto una piacevole chiacchierata con Max Pirotta, parlando dei suoi progetti attuali e futuri e affrontando insieme alcuni suoi successi importanti e le sfide che ci attendono nel futuro. Buona lettura!

    Il tuo rapporto con Jacopo Viola

    Ciao Max. Prima di tutto parliamo di Jacopo Viola. Fenomeno sui social con i suoi interventi e i suoi allenamenti tra i pali, che ha trovato la sua strada e la sua dimensione negli Stati Uniti, firmando anche un contratto con Storelli.

    Cosa ci racconti di lui?

    Ciao, beh cosa dirvi se non spendere parole splendide per una persona cosi. Un atleta incredibile, nel vero senso della parola.

    Di Jacopo Viola, purtroppo si notano soltanto quei 10 secondi di Reel dove fa vedere una grande parata ma c’è molto altro. C’è dedizione, disciplina, allenamento in palestra, alimentazione sana e anche allenamento mentale.

    Non ha mollato un centimetro, ogni giorno e per tutto il tempo in cui siamo stati in contatto quando era qui ho potuto vedere un professionista molto determinato e con grande fame.

    Avrebbe meritato molto di più finora ma sono sicuro che il futuro gli riserverà grandissime opportunità.

    Infine la firma con Storelli non è una sorpresa, sono contento che un grande brand come quello italo americano si sia interessato a lui, soprattutto ora che è li è più facile creare anche contenuti per loro, ma non dimentichiamoci del bellissimo lavoro svolto insieme a Federico e a tutto il team IILEVEN.

    L'Eleven Football Academy

    Sei impegnato a tempo pieno con la Eleven Football Academy e state crescendo tantissimo. Ora c'è anche la gestione dei Camp. Come ti sei organizzato?

    Eleven Football Academy è una famiglia, la mia e la nostra seconda casa. E’ un’accademia di perfezionamento calcistico nata dall’unione di Federico Volonterio, Jacopo Marafante e me.

    Dopo una precedente esperienza insieme, abbiamo notato che il modo di vedere il calcio era molto simile e vista la stima reciproca, decidemmo di iniziare questo percorso.

    scuola portieri eleven football
    La nostra academy si occupa di portieri e non solo, oltre a questo reparto di cui sono responsabile, abbiamo una sezione dedicata ai giocatori di movimento, una alla preparazione atletica, una parte di calcio freestyle, una di Mental coaching (tendenzialmente per i più grandicelli) e varie possibilità di fare corsi online.

    Di recente abbiamo introdotto anche una parte che si chiama Eleven Kids, per i più piccini (4-6 anni), dove lavoreremo su schemi motori, capacità coordinative e cognitive con l’obiettivo di creare una solida base per affrontare il gioco del calcio.

    I camp di quest’anno, invece, avranno 2 date.

    La prima è a Varedo in provincia di Monza e Brianza dal 9 al 25 Giugno. La seconda invece è una settimana a Rimini, dal 4 al 10 Luglio. In entrambi i casi dovremo, come è normale che sia, rispettare in maniera rigida tutti i protocolli Covid.

    Mascherine, distanziamento e igiene sono un’arma fondamentale per uscirne il prima possibile. Attendiamo con ansia che i vaccini facciano effetto, per poter almeno all’aria aperta andare in giro spensierati.

    Fare Mental Coaching

    Ti stai occupando nell'ultimo periodo anche di Mental Coaching. Come affronti questo lavoro e cosa senti di dare a chi chiede il tuo aiuto?

    Lo affronto con rispetto e umiltà perché è un lavoro molto complicato che necessita di competenze e sensibilità.

    Durante la pandemia ho deciso di non voler rimanere fermo, non me ne sarei mai perdonato. E’ vero, fuori c’era una situazione terribile, ma ho voluto trovare il “bello” in una situazione devastante. Da tempo volevo fare un corso, serio, sul Mental Coaching e che soprattutto mi desse non un pezzo di carta qualsiasi.

    Mi sono imbattuto in un corso che si sarebbe dovuto tenere in presenza, a Pescara, ma che per ovvie ragioni non si è potuto fare, quindi si è optato per l’online allargandolo cosi a tutta Italia. Era il diploma nazionale per Mental coach Professionista riconosciuto dal Coni, 50 ore + esame finale.

    Vi garantisco, non è stato per nulla semplice, ma ho trovato un docente, il Dott. Roberto Ardizzi, che ha saputo spiegare tutto quel fantastico mondo rendendolo molto appassionante.

    Da li in avanti ho incominciato a lavorare con calciatori professionisti e dilettanti, portieri e non, con cui ho iniziato un bellissimo cammino. Non esistono regole fisse per un atleta vincente, ma sicuramente lavorare costantemente e con impegno, dandosi obiettivi a breve e a lungo termine, si possono ottenere grandi risultati.

    Il Post Covid-19 per i portieri

    A proposito di aiuto. Come si deve preparare mentalmente un portiere dopo tanti mesi di inattività a causa del Covid-19?

    Beh, tutto questo ci ha messo fortemente alla prova, è inevitabile. Mi è capitata una situazione del genere da gestire, riguardante proprio un portiere nel pieno periodo pandemico.

    Un atleta, in questo periodo storico, si sente completamente perso, senza punti di riferimento, ma soprattutto senza motivazione.

    Parto dal concetto che credo sia fondamentale non aver perso tempo nel periodo di lockdown, anzi, sarebbe stato giusto trarne benefici, proprio come ogni atleta con una mentalità vincente dovrebbe fare. Secondo me la mentalità vincente è alimentata dalla motivazione. Bisogna dare molta importanza alla quotidianità e valorizzare il tempo che si ha per organizzare le proprie giornate insieme al proprio Mental Coach, soprattutto in pandemia.

    Se un ragazzo ha un obiettivo ben definito in mente, questa cosa verrà in maniera naturale, sapendo già che cosi facendo, quando si tornerà alla normalità ci si farà trovare pronti. Non si può pensare essere rimasti mesi sul divano e poi rialzarsi pretendendo da se stessi di essere come prima.

    Il rapporto con i Social Network

    Sui social network sei seguitissimo e su Instagram e Tik Tok hai raggiunto enormi risultati. Come stai ottenendo questo? Quanto impegno dedichi alla comunicazione online?

    Per me è un divertimento, una cosa che è partita oramai 3/4 anni fa, quando iniziai a fare numeri abbastanza buoni su Facebook.

    Mi diverto ma studio davvero tanto, ho sempre pensato che il futuro fosse stato li e ho avuto ragione come tantissimi altri.

    In futuro mi piacerebbe fare anche delle mini classi online per il Marketing Online correlato allo Sport, esponendo le mie esperienze e dando dei consigli.

    Dopo Facebook, avevo intuito che la successiva piattaforma sarebbe stata Instagram quindi iniziai a pubblicare li, per poi passare a Tik Tok.

    Per un preparatore dei portieri sono ottimi numeri penso.

    Ad oggi sono a quasi 15.000 fan su Instagram e +55.000 su TikTok mentre la pagina Facebook è a circa 8000.

    Il video invece con più visualizzazioni ha raggiunto ad oggi 5 Milioni di persone e lo ritengo un risultato impensabile; esattamente come essere andato 3 o 4 volte su 433.

    C’è una cosa che mi rende più felice dei numeri e sono gli apprezzamenti.

    Il fatto che piaccia il mio modo di vedere il ruolo, delle proposte che faccio e di come alleno mi da veramente tantissimo e per questo ringrazio in primis voi di Portierecalcio.it visto che siete stati i primi a credere in ciò che facevo anni fa.

    novità guanti da portiere

  • Proteggere la testa nel calcio per evitare traumi

    ronney protezione fascia per la testa

    I colpi di testa e gli scontri di gioco nel calcio, mettono a rischio portieri e calciatori, che rischiano in alcune situazioni traumi contusivi, che possono essere pericolosi.

    Vediamo la situazione, partendo da un articolo estremamente interessante, pubblicato da Rivista Undici, che vogliamo approfondire relativamente agli estremi difensori in campo.

    I colpi di testa

    Quante volte un calciatore colpisce il pallone con la testa? Poche volte in generale, con alcune eccezioni per difensori centrali e attaccanti di ruolo, ma obiettivamente si gioca sempre più palla a terra e il contrasto aereo è meno praticato rispetto al passato.

    Diversa la situazione in allenamento, dove il gesto tecnico viene replicato più volte e porta progressivamente a microtraumi alla testa, che a lungo andare possono essere pericolosi, soprattutto per i bambini e i ragazzi con la struttura ossea ancora in fase di sviluppo.

    I rischi sanitari

    Ci sono studi, realizzati dall'Università di Glasgow nel 2019, che associano i ripetuti impatti del pallone con la testa a malattie neurodegenerative come il Parkinson e l'Alzheimer con incidenze anche tre volte superiori a quelle di chi non ha praticato il calcio in maniera professionistica.

    Vanno ricordati anche i casi di molti nazionali inglesi, campioni del mondo nel 1966 morti con casi di demenza. Citiamo tra questi Stiles, Peters e Jackie Chartlon.

    I portieri

    Per i numeri 1 la situazione è apparentemente meno complicata, grazie anche all'uso delle mani, che aiutano nelle prese alte. Capita però che sulle uscite basse la testa sia soggetta a scontri molto violenti contro avversari e (raramente, ma i danni sono uguali) con i compagni di squadra.

    In Italia basta ricordare tutte le volte in cui Ospina è uscito in barella con vistose ferite alla fronte, mentre pensando al calcio europeo non possiamo non ricordare lo scontro violentissimo che coinvolse Cech, costringendolo successivamente a giocare con un casco da rugby in testa per il resto della sua carriera.

    protezione per la testa nel calcio

    Cosa farà il governo del calcio

    Alcune federazioni hanno cominciato a vietare per i più piccoli il colpo di testa, permettendolo in misura limitata solo dai 12 anni. Accade negli Stati Uniti e in Scozia.

    In generale se ne sta discutendo a livello mondiale, valutando il da farsi sia a livello normativo, sia nell'uso delle migliori pratiche possibili per evitare danni sia nel breve che nel lungo termine.

    Il casco protettivo

    Abbiamo visto tanti calciatori, tra cui il già citato Cech, che hanno fatto uso dei caschetti utilizzati nel Rugby. Una soluzione efficace, ma spesso ingombrante per chi deve muoversi nel campo e avere un campo visivo quanto più libero possibile.

    Io stesso l'ho provata in passato, trovandola comoda di inverno, soprattutto in chiave antifreddo, ma obiettivamente ingombrante.

    Su Portierecalcio.it trovate il caschetto per la testa in vendita, prodotto da Joma, e lo consigliamo se avete avuto traumi nella parte superiore del cranio.

    protezione testa Storelli

    La soluzione Storelli

    Oggettivamente più comoda e pratica la soluzione proposta da Storelli. Una fascia per la testa leggera, ma ultra protettiva, che protegge le parti più fragili del cranio (fronte, tempie, base del cranio) in maniera molto più efficace.

    Venduta in differenti misure, è facile trovare la taglia più adatta, grazie a una comoda tabella, che permette di scegliere quella con la vestibilità migliore. Basta prendere la misura della circonferenza della testa per scegliere quella più adatta.

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    Anche in questo caso l'ho testata personalmente e mi sono trovato così bene, che la porto sempre con me nel borsone, utilizzandola spesso anche in condizioni di pioggia, visto che evita che l'acqua coli dalla fronte sugli occhi, senza dover ogni volta pulire la faccia durante la partita.

    Il futuro

    Come già scritto, probabilmente con maggiore attenzione nell'ambito femminile e in quello juniores, l'argomento sarà molto presto affrontato e regolamentato.

    Già da ora però con una piccola spesa, si può fare tantissimo per evitare di rimetterci letteralmente la testa e non in senso metaforico.

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  • Il calcio dilettantistico italiano riparte domenica 11 aprile!

    calcio dilettantistico italia

    Il Consiglio Federale ha condiviso all’unanimità la volontà di ripresa della Lega Nazionale Dilettanti e dei suoi club - ha commentato con soddisfazione il numero uno della LND Cosimo Sibilia - ora spetta al nostro direttivo fare la necessaria sintesi delle proposte di tutte le regioni. Come LND abbiamo tutto l’interesse nel riprendere a giocare, perché è la nostra mission e perché lo dobbiamo alla passione sconfinata di migliaia di tesserati. Ripartire con i campionati regionali di vertice sarà un segnale di speranza per tutto il movimento del calcio di base”.

    I campionati che ripartono

    I campionati della stagione sportiva 2020-2021 di Eccellenza maschile e femminile di calcio a 11 e i campionati maschili e femminili di Serie C-C1 di calcio a 5 ripartiranno e proveranno a portare a termine la  stagione.

    Il 10 marzo si decide il “come”

    Il via libera definitivo (quindi anche agli allenamenti collettivi), subordinato alla prioritaria tutela della salute, sarà dato dal Presidente Gravina, d’intesa con i vice presidenti Calcagno e Dal Pino, una volta recepite le indicazioni specifiche della LND sui format a valle della riunione del Consiglio Direttivo di Lega del prossimo 10 marzo.

    La FIGC ha inoltre accolto le istanze della Lega Dilettanti in ordine ad un’ampia deroga al format dei campionati dilettantistici, a partire dal blocco delle retrocessioni ma con la salvaguardia del merito sportivo per le promozioni ai campionati nazionali di riferimento. Per quanto riguarda gli impegni di carattere economico, da destinare ai club che riprenderanno l’attività, la FIGC ha fatto sapere che attenderà le misure contenute nell’imminente “Decreto Sostegno” predisposto dal Governo.

    Società e regioni in ordine sparso

    Da ogni parte d'Italia si susseguono notizie su partecipazioni e rinunce. In Friuli Venezia Giulia il campionato di Eccellenza non riprenderà, mentre altrove la maggioranza delle squadre ha deciso di riprendere. Le formule varieranno a seconda del numero in ogni regione, con l'obiettivo comune di garantire equità e regolarità sportiva. In Puglia numerosi calciatori e dirigenti si sono fatti promotori di un documento che spinge alla ripartenza.

    I recenti aumenti dei contagi, dovuti principalmente alla variante inglese, rischiano di scombinare ancora di più i piani e i progetti, ma è chiaro che grossa parte del movimento non può più aspettare e rischia di sparire o di uscire fortemente ridimensionata da questa lunghissima pausa forzata.

    I portieri rimettono i guanti

    Ci auguriamo che i portieri, fermi come i loro compagni di squadra fin da metà ottobre, siano pronti a riprendere gli allenamenti di squadra e che non siano eccessivamente fuori forma, data la sosta eccessivamente prolungata.

    Sappiamo, per averne parlato spesso con i nostri clienti, che molti sono riusciti ad allenarsi con successo in sicurezza e in maniera individuale. Tanti altri però si sono completamente fermati e non essendo professionisti, non hanno potuto mantenere una condizione fisica ideale per scendere immediatamente in campo.

    Tornare alla normalità calcistica

    La riconquista della normalità e della routine settimanale, fatta di allenamenti di gruppo e partite deve essere l'obiettivo da perseguire.

    Come ribadito più volte nei nostri ParaTalk, nelle dirette Twitch (seguiteci con un follow, ne vale la pena!) e più in generale su Telegram e sul gruppo Facebook di Portierecalcio.it, raccomandiamo caldamente a tutti di utilizzare l'abbigliamento protettivo.

    Mai come in questo momento, non potendo sfruttare la preparazione estiva e considerando il clima non sempre piacevole, l'utilizzo di sottomaglie e sottopantaloni, nonché di protezioni specifiche, può prevenire infortuni e traumi inopportuni. Inoltre sarà più facile riabituare i muscoli ai movimenti corretti e all'impatto al suolo.

    Aggiornamento del 10 aprile. C'è il calendario Nazionale

    In un post del 10 aprile 2021 la Lega Nazionale Dilettanti ha finalmente pubblicato tutti i calendari per la ripartenza dell'Eccellenza di calcio a 11 maschile e femminile e per il calcio a 5 sempre maschile e femminile.

     

    ?⚽️ Da questo weekend ripartono i campionati regionali di vertice

    ? Eccellenza femminile
    ? Eccellenza maschile
    ?...

    Pubblicato da Lega Nazionale Dilettanti su Sabato 10 aprile 2021


     

    Il 26 aprile riparte il calcio amatoriale e riaprono i centri sportivi

    Il calcio amatoriale e le attività di base ripartono finalmente dopo la festa della Liberazione!

    Uno stop cominciato da fine ottobre, che finalmente permetteranno a tanti appassionati di riallacciare gli scarpini e di infilare i guanti da portiere.

    Raccomandiamo a tutti i nostri lettori di cominciare da subito un minimo di preparazione individuale, se necessario facendo qualche esercizio in casa e ricominciando a camminare e correre per riprendere un minimo di tenuta atletica. Il rischio di infortuni a piena ripresa, senza adeguante maglie e pantaloni protettivi, è molto alto!

    Una boccata di ossigeno per i vari centri sportivi e le strutture, che ospitano campi da minicalcio (calcio a 7 o a 8) e calcio a 5, provati da una pausa lunga oltre sei mesi.

    Ci auguriamo, da parte di chi è al governo, l'istituzione di protocolli appositi per ricominciare il più presto possibile. Noi stessi di Portierecalcio.it proprio su questo blog abbiamo suggerito alcuni protocolli di sicurezza utili, che permetterebbero una ripartenza con un basso indice di rischio.

    novità guanti da portiere

  • Torna una Leggenda dei guanti da portiere. Il Duo Ortho Tec!

    Guanti Reusch Attrakt Duo Ortho Tec

    Tantissimi guanti sono passati sulla vetrina virtuale di Portierecalcio.it. Pochissimi ne hanno segnato la storia. Uno di questi è tornato dopo alcuni anni di assenza, in una veste tutta nuova. I guanti da portiere Duo Ortho Tec sono di nuovo tra noi nella nuovissima collezione Attrakt!

    Gli Attrakt Duo Ortho Tec spiegati bene

    Sì, proprio perché sono dei guanti speciali, ho piacere nel dedicargli una presentazione speciale.

    Le stecche

    I guanti da portiere Attrakt Duo Ortho Tec sono guanti dotati di stecche protettive su tutte le dita, pollice compreso e possono essere estratte singolarmente secondo le proprie necessità.

    Al posto dell'abituale cerniera, Reusch ha introdotto dalla collezione 2020, un efficace sistema a doppio strato aperto (di cui scriverò dopo), che ne consente una facile gestione, anche grazie alla pratica superstecca in plastica di supporto presente nella scatola e che trovi infilata in uno dei due guanti (ricordati di estrarlo prima di indossarli).

    In questa maniera potrai personalizzare come preferisci la protezione delle vostre dita, optando per una soluzione ibrida, escludendo quelle del pollice e del mignolo (come ho sempre fatto io), o facendo secondo le tue necessità e condizioni.

    Il Duo

    Un Duo tutto nuovo, riprogettato interamente da zero e che dopo venti anni sostituisce quello storico a fasce ondulate. Merita di essere spiegato a dovere.

    Il nuovo sistema è a semisfere. Tante piccole semisfere che vanno a contatto diretto con la mano di chi lo indossa. Questo metodo offre la stessa ammortizzazione di quello precedente, ma con due enormi vantaggi in più:

    A: Maggiore flessibilità del guanto, ora meno rigido e meno pesante e più semplice da gestire nei movimenti di chiusura del pugno o di movimento laterale delle dita;

    B: L'innovazione più importante. Una continua stimolazione del palmo, che ricco di nervi, trasmetterà in ogni istante al cervello la posizione della mano, amplificando la concentrazione e il controllo di palla in fase di presa. Una vera e propria rivoluzione, che aumenterà istantaneamente l'attenzione del portiere, semplicemente calzandoli.

    Sistema lattice interno Duo Reusch

    A parole posso provare a spiegare questa innovazione come ho appena fatto, ma sappiate che l'effetto è davvero "WOW!".

    Il palmo piatto

    Soluzione classica e unica per gli Attrakt top di gamma in questa collezione 2021! Negli altri modelli Reusch ha usato il  taglio evolution negativo, perciò questa scelta rende l'Attrakt Duo Ortho Tec l'unico guanto (insieme alla versione non steccata) con il palmo piatto.

    Perché questa scelta? Su richiesta prima di tutto di Alex Meret, che nel 2020 aveva fatto appositamente modificare i suoi guanti eliminando il palmo evolution (positivo) dagli Attrakt Pro G3 Duo Evolution precedenti, per avere un palmo tradizionale. Aggiungo io, che il nuovo sistema Duo si fa probabilmente più apprezzare con questa configurazione, anche se a marzo ci sarà la versione Pure Contact con taglio evolution e che non vediamo l'ora di testare.

    Guanti Reusch Attrakt Duo Ortho Tec palmo

    Il doppio dorso

    Arriviamo adesso all'easter egg di questa nuova edizione. L'Attrakt Duo Ortho Tec, così come il modello Goaliator Ortho Tec ha un doppio dorso per accogliere le stecche e come tutte le ultime edizioni degli steccati Reusch, non ha ne cerniera, ne velcro a chiudere l'area, che resta completamente aperta.

    Ciò permette un migliore movimento della mano, in fase di chiusura del pugno perché la parte superiore accompagna naturalmente le dita, mentre quella inferiore si allunga e si estende, evitando che il polsino "tiri" verso l'alto, risultando scomodo.

    Abbiamo pubblicato un video sulla nostra chat Telegram ufficiale, dove l'effetto è evidente. In questo modo la versione steccata risulta molto più comoda ed ergonomica, risultando perfetta anche se le stecche vengono rimosse.

    Mezza misura in più

    Da sempre tutti i guanti con il Duo Reusch hanno una vestibilità più stretta del normale. In questa versione la mezza misura diventa obbligatoria. Se indossi la 8,5 come chi scrive, devi andare per forza sulla 9 e potresti trovare comoda persino la 9,5.

    Mezza misura in più obbligatoria, una misura in più raccomandata, soprattutto se userai tutte le stecche senza rimuoverle.

    Se hai già usato il Duo, sai che è cosa che suggeriamo da sempre. Se sarà la prima volta (e ti consiglio caldamente di provarli), leggendo questo post saprai come ordinare la taglia giusta, senza rischiare che il guanto calzi stretto.

    A proposito di calzata. All'inizio il guanto farà un po' di resistenza, perché le semisfere non accompagnano comodamente l'ingresso della mano nel guanto, ma con un po' di pazienza imparerai a indossarlo correttamente, facendoti aiutare da un tuo compagno di squadra per infilare il secondo. È per questo che serve il secondo portiere, no? (si scherza eh!)

    Innovazione da provare senza se e senza ma

    Un guanto da portiere da provare, testare e utilizzare, come fanno nella versione non steccata Alex Meret, Alessio Cragno e Antonio Mirante in serie A.

    Dopo la prima presa ti renderai conto della differenza incredibile tra un guanto con il duo e un guanto senza e, fidati di me, non riuscirai più a tornare indietro.

    novità guanti da portiere

  • Magma 2021. Scopri la nuova collezione di guanti da portiere di Portierecalcio.it!

    Guanti Magma 21

    Ci conosci come rivenditori, ma da molti anni siamo anche produttori di una nostra linea di guanti da portiere. La nuova collezione dei Magma 2021 è ora disponibile. Scoprila con noi!

    Un po' di storia

    Abbiamo cominciato con GPA (ormai scomparsa dai radar), proseguito con un'ottima collaborazione con Mast, facendo da soli, ideando i primi guanti totalmente curati da noi, per arrivare a lavorare con IIleven di Federico da Vià, con cui abbiamo sviluppato le ultime uscite.

    P1 e Magma sono il risultato di questo percorso con questi ultimi arrivati alla loro terza uscita.

    Il Magma è nato come un guanto da allenamento. Nelle nostre intenzioni doveva essere un guanto ultra resistente, che garantisse una buona presa, ma che durasse quanto più a lungo possibile, anche su campi in terra battuta e sui sintetici rovinati.

    Nella pratica si è rivelato anche un ottimo guanto da gara, tanto da venire usato in partite anche internazionali, grazie ai portieri della nazionale di San Marino Simone ed Elia Benedettini, nonché in serie C grazie a Nello Viscovo dell'Alma Juventus Fano.

    La collezione 2021 dei Magma

    Abbiamo deciso di migliorare ancora di più quanto realizzato, utilizzando materiali più morbidi (ma sempre resistenti!) sul dorso e correggendo alcuni piccoli difetti della versione precedente. Obiettivamente c'era poco da cambiare, ma siamo intervenuti dove necessario per avere un guanto che ci rendesse soddisfatti al cento per cento.

    Il palmo è sempre in Contact, ma stavolta di colore bianco. Studiando bene i materiali, abbiamo notato, che in questa colorazione la mescola ha una presa superiore, mantenendo comunque un'ottima resistenza all'usura. Per questo motivo abbiamo deciso di montarlo su tutti e tre i modelli.

    Se volete saperne ancora di più, c'è un apposito video su Youtube, dove in 44 minuti ti spieghiamo tutte le novità e facciamo un bel confronto tra i tre modelli!

     

    Andiamo quindi a presentare i tre nuovi Magma nel dettaglio.

    Magma Save Tech 2021

    Su questo modello abbiamo lavorato utilizzando anche quanto imparato dal P1 Save Tech, unendo quindi sia l'esperienza del modello 2020, sia del nostro guanto steccato top di gamma.

    Cinque stecche (anche sul pollice) estraibili, palmo piatto e comodità assoluta rendono il Magma Save Tech il guanto steccato più protettivo nella sua fascia di prezzo. Un vero e proprio affare, se volete evitare traumi da iperestensione delle dita, proteggendole anche da fastidiosi pestoni.

    Magma Pro Glove 2021


    Il guanto "tradizionale" per eccellenza. Palmo piatto, cinturino lungo comodo e protettivo per il polso, ampie zone in mesh per lasciare la mano asciutta e rinforzo sulla base del palmo, con il solito design che rende questo inserto comodo e per nulla fastidioso in fase di chiusura del pugno.

    Se siete abituati ai guanti Uhlsport, Puma o alla linea "Classic" di Adidas, il Magma Pro Glove 2021 vi piacerà tantissimo. Costa molto meno tra l'altro dei modelli di questi grandi marchi. Un altro motivo in più per acquistarlo e provarlo!

    Ecco il video di presentazione!

     

    Magma Negative Cut


    Attenzione! Questo modello non doveva esistere! So che sarete stupiti, ma è proprio così. Il Magma Negative Cut è stato realizzato per sostituire il progetto del nuovo P1, rimandato a fine 2021 causa Covid-19.

    Non volevamo però sprecare tutto il lavoro fatto e ne abbiamo "salvato" tutte le caratteristiche tecniche, dando un'identità grafica precisa (una colorazione azzurra e blu diversa da quella principale) e rendendolo di fatto una "limited edition", che non sarà riproposta nelle collezioni future.

    Il taglio del palmo è negativo su tutte le dita, tranne che sul pollice, che abbiamo preferito mantenere nella forma tradizionale. In questo modo la superficie di presa del dito resta ampia ed efficace. Ulteriore vantaggio gli inserti in silicone interno, non presenti nei due modelli precedenti, che rendono ancora più facile la presa sul pallone, grazie allo stesso materiale, che è stato inserito nei bellissimi VI Sense Air di IIleven.

    Questo Magma Negative Cut quindi oltre a essere un ottimo guanto, già utilizzato con grande soddisfazione da Nello Viscovo in serie C, sarà un pezzo da collezione per gli appassionati, visto che è stato prodotto in pochi pezzi.

    Ecco il video di presentazione!

     

    Tre guanti, tre identità

    Tre guanti con tre identità ben definite, che ti permetteranno di scegliere quello più adatto al tuo modo di parare e dureranno molto più di tanti altri prodotti simili, spendendo molto meno!

    Non ti resta che decidere quale usare e tornare in campo il più presto possibile!

    C'è anche lo sconto!

    Vuoi sapere come avere i nuovi Magma con uno sconto sul prezzo di acquisto (già basso)?

    Basta guardare il video dei mitici Sherlock Gloves per avere il codice. Buona visione!

     

    novità guanti da portiere

  • Portierecalcio.it su instagram (e altri influencer da seguire)

    Instagram per Portierecalcio.it è uno dei social network più importanti, perché ci permette di comunicare con i nostri followers, presentando le migliori immagini dei guanti da portiere in vendita da noi.

    Seguendoci, avrete tante fotografie esclusive, fatte nel nostro ufficio, le nostre stories con sondaggi e iniziative collegate a ParaTalk (sempre ogni giovedì alle ore 19).

    Se non lo avete ancora fatto, è il momento. Tanti nuovi guanti stanno per uscire e ci saranno tantissime novità, come ad esempio i nostri nuovi guanti Magma.

    Ci sono però altri account interessanti da seguire. Veri e propri influencer, che offrono tanti contenuti originali su allenamenti e calcio giocato. Li presentiamo qui!

    Il Nerd dei Guanti @ilnerddeiguanti 

    Poco più di cinquemila followers, ma tantissima qualità, presentazione di tanti guanti e recensioni, tra cui quella dei nostri guanti da portiere P1 Spartan Pro. Assolutamente da seguire. La recensione dei P1 la potete vedere in questo post.

    Goalkeeper Explorer "Glovespotter" @goalkeeper_explorer

    Oltre 16mila follower. Una vera e propria istituzione su instagram per quanto riguarda i guanti da portiere. Anticipazioni, focus sui guanti dei professionisti, comprese le rare ed esclusive edizioni speciali e, nonostante sia italianissimo, post in inglese per soddisfare la community internazionale.

    Jacopo Viola @jacopoviola_gk

    Oltre 130mila followers. Pubblica i suoi allenamenti e racconterà il suo trasferimento negli Stati Uniti, dove studierà e lavorerà per Storelli da cui ora è ufficialmente sponsorizzato.

    Jacopo è stato anche un testimonial di IIleven fino a fine 2020.

    Sherlock Gloves @sherlockgloves

    15mila followers per i migliori recensori di guanti da portiere in Italia. Capitanati da Pietro Filacorda @pietrofilacorda, ora al lavoro con Federico Da Vià in IIleven, troverete tante foto che rimandano alle loro video recensioni sui canali YouTube.

    Il portiere, uno stile di vita @ilportiere.unostiledivita

    Presente anche su Facebook con la pagina omonima, pubblica foto e post sui portieri di Serie A e B, raccontandone i momenti migliori e le curiosità più interessanti. Ah, ha un debole per i portieri del Lecce, essendo salentino doc.

    Alberto Paleari @albipale

    Il portiere del Genoa, che abbiamo avuto anche ospite a ParaTalk, è molto attivo su instagram e pubblica tanti contest e giveaway, oltre a pubblicizzare le sue iniziative.

    Max Pirotta @maxpirotta

    Grande amico di Portierecalcio, Max pubblica in brevi filmati gli allenamenti che ha tenuto con Jacopo Viola e che cura nella Eleven Football Academy @elevenfootball.academy di cui è co-fondatore. Dal 2020 fa anche da mental coach.

    Between the post @betweenthepost1

    Arrivato da poco su instagram, è destinato a ritagliarsi uno spazio importante, con approfondimenti sui guanti (qui quello sui nostri Magma!) e schede sui portieri professionisti. Assolutamente da seguire!

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